Digital Experience Day
Tra gli eventi dell' Internet Festival era presente anche un interessante workshop denominato "Experience Day" in cui i partecipanti avrebbero costruito il business plan per una startup. A Reflab abbiamo già avuto esperienze simili anche se fai-da-te: il progetto più completo e interessante è stato sicuramente MioMood, un diario in cui le persone potevano registrare il proprio mood e che usava il profilo di Facebook in modo da evitare all'utente di dover ricostruire il proprio network su un'altra piattaforma. L'esperienza è stata interessante ma ovviamente siamo in Italia non negli Stati Uniti e quindi non abbiamo trovato un finanziatore per portare avanti il progetto.
All'Experience Day erano presenti circa 25 persone e sono stati formati 4 gruppi di lavoro, il workshop si è aperto con le presentazioni da parte dei team leader:
Una volta che ci siamo aggregati al gruppo, dopo esserci presentati, Mattia ha spiegato più approfonditamente l'idea e quindi abbiamo definito meglio gli obiettivi della startup:
Il "conduttore" Alberto Di Minin ci ha descritto poi il passo successivo: definire lo scenario di qui a 5 anni usando una matrice di quattro caselle su cui inserire due variabili che noi ritenessimo influenti sul nostro progetto. Abbiamo scelto l'andamento economico e la propensione alla condivisione:
All'Experience Day erano presenti circa 25 persone e sono stati formati 4 gruppi di lavoro, il workshop si è aperto con le presentazioni da parte dei team leader:
- CloudItalia: portare il cloud computing in tutte le case
- Combo: coworking ma non solo
- ?: progetto di passerella per disabili
- ?: open source to business
? sta per: non me lo ricordo!
Alla fine io e Francesco abbiamo deciso di partecipare al gruppo di Combo, nelle settimane precedenti avevamo infatti approfondito l'idea del coworking. Insieme a noi Mattia il team leader, Anna, Lucia e Francesco (un altro!).Una volta che ci siamo aggregati al gruppo, dopo esserci presentati, Mattia ha spiegato più approfonditamente l'idea e quindi abbiamo definito meglio gli obiettivi della startup:
"Uno spazio di coworking in cui makers possano incontrare altri makers, condividere idee, conoscenze e strumenti in modo da creare una comunità con forti sinergie"
Il "conduttore"
A questo punto Alberto ci ha fatto riflettere sull'ingrediente segreto: abbiamo valutato quali sono le tecnologie che potrebbero facilitare lo sviluppo della nostra idea:
- Siamo partiti dalla base: lo spazio (non molto tecnologico :)
- Passando per gli "standard": le scrivanie, le sale riunioine e la connessione a internet
- Per arrivare a quelle che potrebbero fare la differenza rispetto a progetti simili: il fablab, la gestione eventi, l'allestimento di uno spazio per un mercato temporaneo.
Nella fase successiva abbiamo valutato i possibili partner e in particolare fra i gruppi presenti chi poteva portare valore alla nostra startup. Data l'idea di voler aggregare makers abbiamo pensato di contattare piccole aziende locali che potrebbero essere disposte ad affittare i loro macchinari e laboratori. Tra i gruppi presenti abbiamo scelto CloudItalia per la possibilità di usare macchine virtuali e offrire servizi di vetrina per i soci/coworker anche se il gruppo sull'open-source aveva una certa affinità con l'idea di sinergie e conoscenze condivisa tipiche dei fablab e dell'open-hardware. La nostra valutazione:
Nella notte Anna ha lavorato sulla presentazione del gruppo e la mattina abbiamo velocemente aggiustato le slides aspettando con ansia l'arrivo di Mattia che doveva incontrare i proprietari del locale in cui si sarebbe stabilito Combo.
È stata una giornata divertente e produttiva: abbiamo partecipato ai progetti degli altri gruppi con domande e idee, visto il processo di definizione di una startup, cosa che avevamo già fatto con MioMood ma in modo informale, e abbiamo approfondito l'idea del coworking che è un argomento che mi interessa molto.
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